Eccoti oggi un riassunto molto, molto, concentrato di quelle che sono le basi fondamentali, le colonne portanti
di un
processo di vendita efficace. Forse le conosci già perfettamente, e le usi e sperimenti nelle tue battaglie di vendita ogni giorno. Eppure io continuo a vedere, aziende, professionisti, team di vendita che in un modo o in un altro, e purtroppo spesso in molti modi, sbagliano. Invece di usarle come colonne delle loro vendite, vanno a sbatterci la testa...
Per questo ho deciso di darti una mappa veloce, un succo concentrato di alcuni principi per la
vendita. Servirà per indurti a chiederti: "Ok, le vendite non stanno andando un gran ché bene. Ma dove sto sbagliando? Dove è che i miei concorrenti stanno facendo meglio di me?" E magari potrai anche provare a iniziare a dare una risposta. Una serie nutrita di input, per rispondere invece in maniera efficace, la troverai in altri articoli che sono già stati pubblicati o che saranno pubblicati. Ma ora andiamo alle nostre colonne.
1
- Creare e diffondere il tuo "self brand"
Che è l'immagine che il cliente si farà di te e che ti differenzierà dai concorrenti. Non importa se sei un'azienda, un professionista o un singolo venditore. Non ci sono scuse. Tutti possono averlo. In ogni caso devi avere il tuo
self brand.
Per costruirtelo devi mettere in campo tutti gli strumenti e le strategie possibili. E non c'è certamente il tempo adesso per parlare della cosa nella maniera che meriterebbe. Un paio di articoli al riguardo sono già disponibili e altri ne arriveranno. Ma essenzialmente la domanda che dovresti farti è "In che cosa, date le mie qualità e conoscenze e i servizi e prodotti che vendo, posso distinguermi positivamente dalla concorrenza agli occhi del mio particolare target di clienti?". Cosa maggiormente desiderano i miei clienti(competenza, affidabilità, simpatia..)? Con che linguaggio posso parlarci? Come posso essere percepito come qualcuno che vuole aiutarli e consigliarli e non uno che invece vuole vendere ad ogni costo?
Dopo che avrai risposto a questo potrai iniziare a costruirti la tua immagine pubblica di
"consulente" (non di
venditore) dei servizi o prodotti che vendi, a costruirti il tuo
self brand, con tutti gli strumenti disponibili:
- blog su internet
- pagine Linkedin (fatte bene però...)
- biglietti da visita efficaci (non i soliti)
- materiale informativo "personalizzato"
- e-mailing
e molto altro. Ti sembra difficile? Direi più che altro che richiede lavoro, impegno, costanza. Ma ti farà vincere. Perché pochissimi lo fanno bene.
2 - Creare la giusta relazione con il cliente
Che è uno degli aspetti, ma soprattutto una conseguenza di un
self brand efficace. Perché se il
self brand è
efficace il
cliente ti percepirà non come
"un comune venditore" ma come una persona davvero interessata ad aiutarlo e a consigliarlo.
Perché sei un consulente, non un semplice venditore. OK?
E, lasciatemelo dire, chi si occupa divenditee non crede con il cuore che ciò che vende servirà davvero a migliorare il business o la vita del cliente, farebbe meglio a cercarsi un'altro servizio o prodotto. O addirittura a cambiare lavoro.
Venendo più al pratico, molto della relazione con il
cliente si basa sul fatto che generalmente chi compra tende ad attuare lo stesso
processo decisionale, fatto di
MOLTE decisioni, che poi portano all'acquisto. E tali decisioni vengono sovente prese nello stesso ordine. Il
venditore capace è quindi colui che riesce, per esperienza e attraverso diverse
tecniche di "sondaggio", ad intuire il
processo di decisione e a farlo incontrare con il proprio
processo di vendita. In altre parole si inizia a camminare, mano nella mano, con il cliente verso la decisione di acquisto, attraversando man mano tutte le tappe necessarie ad arrivarci.
E guarda caso, se si parte bene già dalla prima tappa, e cioè avendo un
self brand efficace, essendo percepiti come persone desiderose di aiutare e consigliare, un terzo della strada (ma spesso più di metà) è già fatta.
Molte aziende e team di vendita sbagliano già a questo punto.
3 - Impostare gli obbiettivi delle chiamate al telefono
Per farlo devi sapere chi hai di fronte. Perché è diverso parlare con
"il decisore finale" o con chi, ad esempio, utilizzerà il prodotto o il servizio e può influire sulla decisione di acquisto.
Ogni chiamata al telefono deve avere un
obbiettivo precisoe soprattutto, ogni volta che è possibile, deve finire con
"aggancio" per continuare il rapporto. L'aggancio, a seconda di dove ci si trova nel
processo di vendita, può andare dal permesso di inviare del materiale informativo(con relativa chiamata dopo che lo si sarà inviato), alla presa di un appuntamento in cui si firmerà il contratto. Il giusto aggancio è qualcosa che permette alla telefonata di avere un seguito.
La questione è che in ogni caso bisogna avere un
iter predefinito, ma
flessibile, da seguire in modo tale che il massimo numero di telefonate non vadano perse perché non si è tenuto preventivamente in conto di tutte le possibili risposte che il
cliente
potrebbe dare. Detto diversamente, il sistema
che usi, deve essere una mappa che ti permette di orientarti nel
processo di vendita, e che ha già previsto la maggior parte delle possibili diramazioni che possono essere percorse per arrivare alla fine al contratto.
4 - Porre le giuste domande (e parlare poco...)
Perché se non lo fai, non riuscirai a capire cosa davvero il cliente vuole, ciò di cui ha paura e quello che invece potrebbe interessargli davvero del tuo prodotto o servizio. E non pensare di saperlo già. Spesso i clienti riservano strane sorprese. E non pensare neppure che basta chiederglielo direttamente. Non di rado i clienti non dicono quello che pensano. E capita anche che a volte, pur avendo necessità abbastanza precise, non siano in grado di focalizzarle in maniera appropriata.
Oppure a volte hanno
necessità contrastanti, che li creano confusione e a causa di questa evitano di prendere la decisione di agire. Sei quindi tu, con la tua capacità di porre le giuste domande che ti danno la
"radiografia" della situazione del cliente, a dover fare innanzitutto chiarezza per presentare, in un secondo momento,
le giuste soluzioni.
L'incapacità di porre le
domande giuste, porta infatti a conseguenza piuttosto deleterie. Tra cui ad esempio una
presentazione scadente o addirittura controproducente dei tuoi
servizi o prodotti. Ed è ovvio. Se non riesci a capire in tempo, prima di parlare della tua offerta, quali sono le caratteristiche e i
benefit a cui il cliente è interessato, e quali invece possono impensierirlo o creargli confusione, allora rischi davvero di fare una presentazione molto poco efficace o addirittura controproducente.
Saper fare le
giuste domande è però un'abilità che si impara e si perfeziona nel tempo. Se vuoi comunque la prima regola al riguardo, eccola:
fai parlare molto il cliente, prima di parlare tu.
Ascolta bene il cliente, perché ai
clienti piace essere ascoltati, e poi, quando il quadro ti è chiaro, parla tu. Molti
venditori, invece, magari anche perché sono loquaci di natura, sommergono quasi subito i clienti
con una valanga di parole e informazioni, senza quasi ascoltarli. Come se i clienti fossero tutti uguali. E così non personalizzano né il rapporto e neppure la loro
presentazione
e finiscono per non capire la reale situazione del cliente. Che finirà per scartarli. Il loro errore è comportarsi da
comuni venditori. Mentre i clienti vorrebbero dei
consulenti che li ascoltano e di cui fidarsi.
5 - Fare una presentazione efficace
Mi hai seguito sino a qui e quindi sai già che una
presentazione efficace è una conseguenza dell'aver posto delle domandi efficaci. Le hai poste, e quindi sai cosa il cliente vuole e cosa non vuole. Sai cosa dire, cosa accennare solamente e cosa non dire. E ora puoi fargli vedere davvero il perché quello che hai farà il caso suo.
E se magari vendi
servizi o prodotti "complessi", sei stato probabilmente tu che nei passi precedenti lo hai aiutato a fare chiarezza riguardo agli
obbiettivi da raggiungere. Perché hai fatto il
consulente che ascolta e ragiona. E adesso con
la tua presentazione "tagliata su misura" gli mostri come raggiungerli grazie a quello che vendi.
Di fatto, non di rado, anche se sono in molti a pensare di essere abili nel fare
presentazioni efficaci, la
fase della presentazione, risulta spesso scadente, noiosa, o addirittura poco comprensibile... E questo non solo perché il materiale di presentazione è in effetti poco efficace, ma anche perché non ci si è fatti un quadro delle vere necessità del cliente e di quali caratteristiche dei propri servizio prodotti siano in conseguenza da evidenziare.
6 - Concludere
E con concludere non intendo solo la tanto agognata
conclusione finale. Ma anche le diverse piccole conclusioni che costituiscono le tappe verso quella finale. E che il sistema che segui ha già previsto.
Perché la questione essenziale è che quando tutti gli altri
step del processo di vendita sono avvenuti nel modo dovuto, allora la conclusione finale è in un certo senso necessaria. E' quasi una conseguenza logica degli altri step.
Certo, una delle principali questioni della
conclusione finale, è quella del prezzo. E non sto qui a dirti che esiste un
sistema di vendita che ti permette di fare qualsiasi prezzo tu voglia. Più modestamente, esistono però delle
strategie che permettono di filtrare a monte i clienti che hanno solo il prezzo come parametro di decisione, e di "lasciare passare" invece chi basa le proprie decisioni anche su ben altri parametri, tra cui
fiducia, qualità, assistenza... Ed è proprio su questi che tu hai basato il tuo
self brand, hai creato la tua
relazione con il cliente e hai realizzato la tua
presentazione. Ed è proprio grazie a questi che arriverai, in maniera quasi logica, a chiudere con il tuo cliente.